La serata del
giovedì, che si tratti di cover o di reinterpretazioni delle proprie canzoni, è
comunque sempre la più interessante e carina del Festival.
Di solito non ci si
fa troppo male, ma la lunghezza estenuante di questo Sanremo ci sta ammazzando
tutti e già si intravedono i primi cadaveri disseminati sui divani italiani.
SI PARTE CON LA GARA
DELLE NUOVE PROPOSTE
Maldestro “Canzone
per Federica”: ho preferito “La mia ragazza è Juventina”, però lui è bravo e mi
è anche particolarmente simpatico.
Tommaso Pini “Cose
che danno ansia”: Amo lui, amo il suo Direttore d’Orchestra, amo il fatto che
sia disadattato al punto giusto, amo il suo essere un fratellino minore di
Nevruz un po’ più intonato, amo tutta quell’accozzaglia di gente ansiosa che si
è portato sul palco. E’ tutto meraviglievole.
Valeria Farinacci
“Insieme”: “dobbiamo stare insieme e fare ancora il pane… un panificatore
panificherà…”. Ma che davvero? E si chiama pure Farinacci… Però l’abitino rosso
in pizzo è delizioso.
Lele “Ora Mai”: ma
perché questi giovani sono così anticamente melodici?
Passano MALDESTRO e
LELE.
La
storia dei più recenti festival Contiani ci insegna che quella delle cover non
è una serata qualsiasi, ma è un viatico per il podio: la canzone che vincerà
tirerà la volata finale all'artista che la interpreta.
Sul palco
arriva il PICCOLO CORO DELL’ANTONIANO: E’ IL MOMENTO MUSICALE PIU’ ALTO DI
QUESTO FESTIVAL.
CHIARA “DIAMANTE”: questo
è un pezzone, mi piace sia nella versione di Zucchero, sia in quella del suo
autore Francesco De Gregori. All’interpretazione di Chiara, si accompagna il
suono di Mauro Pagani che si diletta in vari strumenti, violino compreso. Molto
molto bella.
ERMAL META “AMARA
TERRA MIA”: … Domenico Modugno… da sempre e per sempre il più grande di tutti.
Ermal Meta ha un controllo perfetto della voce, fila via senza nemmeno
un’imprecisione. Il passaggio al falsetto è di rara bravura. Mostruoso, un
killer.
LODOVICA COMELLO “LE
MILLE BOLLE BLU”: questa canzone viene sempre considerata di serie B, come
qualcosa di giocoso e facile. Col cavolo! Giocare così con la musica l’ha
potuto fare davvero solo Mina Poi la gente arriva,
la canta e ci sbatte il muso. Capito Lodovica Comello?
AL
BANO “PREGHERO’”: che delusione! Al Bano che non coverizza sé stesso. Comunque Al
Bano, Sanremo, l'Ariston, "Pregherò"..... troppo facile, dai....
ARRIVA L’OSTETRICA
ULTRANOVANTENNE.
E PURE I BAMBINI
DELLA DISCARICA.
FIORELLA MANNOIA
“SEMPRE E PER SEMPRE”: CON DANILO REA al pianoforte... e qui viene fuori tutto il
mestiere e la bravura. Pezzo grandioso di De Gregori, su misura per lei.
CROZZA CHE FA IL PAPA:
ieri Mattarella, magari stasera Trump.
ALESSIO BERNABEI “UN
GIORNO CREDI”: Tutto sommato avrebbe potuto fare di peggio. Ringraziamo il
cielo.
PAOLA TURCI
“UN’EMOZIONE DA POCO”: è bellissima con lo smoking nero. Bellissima e
bravissima, ma l’arrangiamento senza i violini nel ritornello NON VA
BENEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE. Comunque, gente…. che pregevole esibizione…Brava
Paolona!
E’ IL MOMENTO DI MIKA:
se non stesse ormai sulla tv italiana h/24 da almeno tre anni lo si
potrebbe anche sopportare per cinque minuti. Omaggio a George Michael con
“Jesus to a child”che fa rabbrividire. Di paura e di sofferenza.
GIGGIONE D’ALESSIO “L’IMMENSITA’”: Gesù…..Gigi D'Alessio
gigidalessizza qualsiasi cosa tocchi
FRANCESCO GABBANI “SUSANNA”: la scelta se l’è giocata male, con
tutto il repertorio di Celentano a disposizione…. Però lui si diverte e ci
diverte. I suoi maglioni infeltriti (cit.) ed il gorilla rimarranno nella
storia di questo Sanremo.
Alessandro Gassman e Marco Giallini: CHE FIGHI!!! LASCIATELI
LI’ PER SEMPRE.
MARCO MASINI “SIGNOR TENENTE”: Intoccabile, non
reinterpretabile e non musicabile. MASINI LASCIA PERDERE, QUESTA NON E’ COSA
PER TE. OSCENO.
MICHELE ZARRILLO “SE TU NON TORNI”: pure Zarrillo zarrilla
ogni cosa che canta.
ELIODIE “QUANDO FINISCE UN AMORE”: molto meglio di Cocciante.
Non che ci volesse molto. Mi accorgo che le ho fatto un gran complimento. La
vecchiaia mi sta facendo diventare troppo buona.
LE DISCENDENTI DI DELON E BELMONDO: EH?????
SAMUEL “HO DIFESO IL MIO AMORE”: Ho il debole per Samuel, non
ci posso fare niente. E’ stato bravissimo.
SERGIO SYLVESTRE “LA
PELLE NERA” (con i Soul System): sulla carta è una gran figata, all’inizio
pure. Poi scarrellano completamente sul tempo, l’orchestra da una parte, loro
dall’altra. Che peccato….comunque è una cosa notevole pure se sgangherata.
FABRIZIO MORO “LA
LEVA CALCISTICA DELLA CLASSE ‘68”: questa per me, in assoluto, rimane la
canzone più bella di Francesco De Gregori. La vocalità di Moro non la trovo
adatta (sta scatarrando, praticamente….) ma l’arrangiamento non l’ha stravolta
e ne ha avuto rispetto.
MICHELE BRAVI “LA
STAGIONE DELL’AMORE”: boh? Non ho capito.
Arrivano LUCA E PAOLO
e coinvolgono Maria De Filippi con il loro pezzo sulle differenze maschili e
femminili. Ed è subito “Uomini e Donne”.
Viene riaperto il
televoto per i cantanti a rischio eliminazione.
Ricantano nell’ordine
Ron (ho molto
rivalutato questa canzone)
Raige&Luzzi
(veramente no)
Atzei (comunque,
continuare a propinare questa tizia è veramente da accanimento terapeutico)
Clementino
Giusy Ferreri (nella
mia classifica, lei è il mio quarto posto)
Nesli&Paba (per
carità!)
PREMIO COVER
A sorpresa, vince ERMAL
META: INASPETTATO MA MERITATISSIMO.
Il fatto che abbia
trionfato una canzone di Domenico Modugno mi riempie il cuore di gioia. E’ il
terzo posto regalato a Masini che trovo inaccettabile. Sono contenta per il
secondo di Paola Turci.
LP e la gara di
fischi con Conti: se si mettono a fare pure quella di rutti do fuoco al
televisore.
SERGIONE: è talmente
tardi e siamo così sofferenti, che stavolta nemmeno lui riesce a farci
riprendere un po’.
PASSANO IL TURNO
CLEMENTINO, BIANCA ATZEI, GIUSY FERRERI E RON.
Non c’è che dire…. quest’anno
i duetti hanno avuto un successone.
FINE TERZA SERATA.