Quella di "Anais anais" di Cacharel è stata la prima scia che io abbia mai lasciato: una bimbetta coi ricci, tutta profumosa. Me lo regalarono ad un compleanno, intorno ai nove/dieci anni. Era finito il tempo di rubacchiare il profumo dalla boccetta di mamma, avevo il mio, quello da grande.
La mia pelle è stata avvolta da quel bouquet fiorito fino a circa i 12/13 anni.
Poi scoprii l'equivalente maschile, Cacharel pour Homme, il profumo di mio fratello. Me ne innamorai perdutamente, tanto da usarlo per anni, anche da grande.
Intorno ai vent'anni fui rapita da un nuovo grandissimo amore: "Byblos", con la sua boccetta in tinta ed il tappo a forma di fiore. Credo che questa sia stata la mia prima vera storia d'amore profumosa, quella che non si scorda mai.
Ma si sà, gli amori più grandi sono quelli che finiscono e Byblos, con un'iniziativa personale che non le ho mai perdonato, decise di evolvere i suoi profumi in Ghiaccio-Terra-Aria-Cielo - e stò cavolo e addio tappetto a forma di fiore.
E' stato un vero e proprio lutto, perchè io non amo i cambiamenti, mi fanno stare veramente male.
La ricerca di un nuovo profumo è durata un sacco di tempo, perchè io sono difficile: non mi piacciono le fragranze troppo dolci (alla Trésor per intenderci, oppure alla Angel... questo tipo di profumo mi fa star male, mi provoca nausea). Adoravo "Paris" di Ysl, era il profumo di mia zia da sempre: ma sarebbe sempre stato suo, mai mio.
Non riuscivo a sentirmi niente che mi piacesse sulla pelle, niente che dopo cinque minuti non mi facesse desiderare di lavarmi via quell'odore che diventava fastidioso.
Per un paio d'anni, un accettabile compromesso lo trovai con "Montana Blu", ma anche lui si perse per la strada e la storia si esaurì in fretta, senza lasciare strascichi troppo dolorosi, nè per me, nè per lui. Insomma...la classica storia del chiodo scaccia chiodo: quelle storie che non ti fanno star male, con le quali magari hai anche momenti belli. Un'affettuosa amicizia, praticamente.
Sarei tornata ai miei fidati Cacharel, quelli su cui puoi sempre contare, quelli che ci sono sempre, come gli amici fidati.
Fino a quando, un giorno, alla ricerca di un regalo per la mia amica del cuore (quella in carne ed ossa, Alessandra) vidi Lei.
Da lontano sembrava una bambolina col vestitino rosso e nero, da vicino era la versione in boccetta di Olivia di Braccio di Ferro. Incuriosita faccio una pazzia, una cosa fuori dal mio consueto modo di agire. Ma non posso resistere, quella bambolina mi sta attirando a sè come una calamita mostruosa... mi lascio andare e, invece di usare la classica fascettina di carta come tester, indirizzo la bambolina verso di me e non punto nemmeno all'interno polso, ma direttamente verso il mio collo e spruzzo il profumo sulla pelle.
Non so spiegare bene cosa sia successo, perchè è durato un attimo. Mi sono sentita avvolgere da una fragranza intensissima, particolare, mai conosciuta eppure familiare.
Io non so dire che tipo di profumo sia il mio.
L'unica cosa che sò è che Cheap&Chic ed io da quel momento non ci siamo mai più lasciati.
Senza di lui mi sento nuda, anche se il suo profumo io non lo sento più.
Forse l'ho sentito solo quella volta in cui ci siamo incontrati, quando ci siamo giurati amore per tutta la vita.
Poi è stato come se lo avessi sempre avuto addosso.
Ero parte di lui, lui era parte di me.
Eravamo un NOI.