Ho appena finito di guardare la prima puntata di "X-Factor".
La primissima, nonché pessima impressione, è che le pecche siano molte.
Partiamo dai giudici: sempre uguali a sè stessi, prevedibili sia nelle analisi tecniche (quando presenti), sia nell'incapacità di accettare giustissime critiche (capito Signora SVenty?) se ben motivate.
La scelta dei concorrenti: il cast è quello che è... non certo al meglio delle possibilità. Trovo alquanto discutibili alcune esclusioni delle home-visit, deprecabile e da patibolo la fiducia che si è voluta dare ad alcuni concorrenti di una banalità vocale sconcertante ed, in taluni casi, ad un presunto talento inesistente.
Le esibizioni:
- Ics: non riesco a comprendere perchè sia su quel palco, i giudizi positivi e le lodi a profusione, quando l'unica cosa da dirgli era "VATTI A LAVARE I CAPELLI".
- Nicola: la scelta gigiona del pezzo di Battisti per uno che di Battisti può avere solo vagamente i ricci (così come tanti altri, pure "Er Monnezza") non lo rende Battisti. A limite uno che ha bisogno urgente di qualche lezione di dizione per far pace con l'apertura delle vocali. Eliminazione giusta.
- Cixi: si vabbè, giusta intonazione, esibizione sostanzialmente corretta. Ma totalmente fredda, senza nessuna emozione.
- Akmè: mi aspettavo un gruppo vocale, mi ritrovo una Rosa D'Aprile (il nome della ragazza) su un cubo con Vito al quadrato come coristi di contorno. Mi sà che non ci siamo.
- Daniele: questo fenomeno io ancora devo capirlo. Forse lo capirò. O forse non c'è proprio niente da capire.
- Chiara: nettamente la migliore di tutti, che svetta non solo per l'altezza. Si, forse con la scelta del pezzo si poteva osare di più, ma ammetto che mi è piaciuto molto l'arrangiamento fatto da Morgan ed, incredibile a dirsi, tutto l'allestimento di Tommasini con le nubi purpuree che scorrevano, le luci ed i coriandoli. Diciamo che Chiara non s'è dovuta scoglionare più di tanto.
- Donatella: no, dico.... MA SCHERZIAMO?
- Yendry: il grande "BOH???"
- Romina Falconi: tra quelli scelti per la serata, il suo è il pezzo più bello. Ma non le avrei dato "Duel" solo perchè ha i capelli platinati come la cantante dei Propaganda (ribatto a Morgan che afferma che pur chiamandosi Romina non le abbia fatto cantare nulla della Power). Non riesce a convincermi, non riesce a piacermi, la trovo una voce come tante altre voci, niente di nuovo, niente di diverso che possa destare il mio interesse.
- Davide: che la sua sia stata una delle migliori esibizioni della serata, con un pezzo che ha veramente frantumato le palle e che bannerei a vita da tutte le gare canore del mondo, la dice lunga sul giudizio complessivo di questa prima puntata. Compreso quel taglio di capelli alla young gay boy che gli porta via tutto il suo machismo da caldaista, tanto apprezzato dalla sua giudice.
- Freres Chaos: i due fratellini gotici simil emo sono veramente inquietanti. Ma forse i più interessanti dell'intera edizione anche se concordo con Elio nel dire che il canto non è davvero il loro punto di forza. Un piccolissimo dettaglio in una gara come questa, vero?Quale possa essere forse non lo scopriremo mai.
- Nice: urlare così una canzone della voce più grande di tutte, scimmiottandola in maniera insulsa, è roba da SPACCARLE LA FACCIA. Ad Arisa che la definisce "la nuova Mina" dico solo di posare il fiasco.
Alessandro Cattelan si conferma un piacevole intrattenitore, un conduttore misurato, rapido e padrone del palco: l'unica scelta veramente da salvare e preservare anche per le edizioni a venire (se ce ne saranno).
La novità per la prossima settimana sarà che Gaia, Up3side, Michele ed Alessandro, ripescati dai giudici, entreranno in gara per conquistarsi un unico posto a disposizione.
Tirando complessivamente le somme.... rispetto alle edizioni estere (soprattutto a ciò che stiamo vedendo ed ascoltando in quella Uk in onda in questi giorni) quella italiana rappresenta sempre qualcosa di casereccio e di serie C rispetto ad un campionato internazionale di musica. L'unico talento uscito dalla versione italiana con la vera potenzialità e l'unicità di una popstar a tutto tondo, resta Marco Mengoni, penalizzato dall'etnia di appartenenza, da un Paese che non ha autori degni, dalla sfiga di non essere nato in Inghilterra o negli Stati Uniti ed al quale auguro con tutto il cuore di espatriare immediatamente, lasciare per sempre l'Italia, tornandoci solo per le vacanze estive in qualità di star.
Fin quando sarà qui, rimarrà sempre un motore Ferrari montato su un triciclo.
E quindi......
X-FACTOR 6, PER ME E' NO.