FRANCESCO MENEGAZZO è il vincitore della prima edizione italiana di "The Apprentice".
Un curriculum completo, colto e preparato, ma anche individualista, stratega... insomma, sulla carta la scelta più giusta da fare, la scelta che un imprenditore come Flavio Briatore non poteva non fare.
Ma quello che ha dato MATTEO GATTI a questa trasmissione, non son riusciti a trasmetterlo nemmeno tutti gli altri messi insieme.
Ha colpito immediatamente la sua anima da venditore di cubetti di ghiaccio al Polo Nord, ma anche il suo carattere diretto, la ruffianeria che l'ha reso simpatico e non lecchino, il senso pratico, la spigliatezza, il darsi da fare sempre, lo spendersi totalmente per riuscire a superare le prove, ma anche la grande determinazione di una persona che senza un grande bagaglio di studi alle spalle è comunque riuscito ad emergere rispetto a tanti altri ben più qualificati sulla carta.
Ma con una marcia in più ci si nasce ed anche quell'essersi un po' fatto da solo, oltre alle sue capacità, penso abbia mosso la simpatia di Flavio Briatore, perchè in fondo nel percorso di Matteo ha rivisto un po' la sua storia personale.
Giudizio più che positivo per l'esperimento italiano ed anche per il Boss. Anche se spesso è stato un po' la caricatura di sè stesso, ha sempre però saputo ben motivare i sonorissimi cazziatoni impartiti ai concorrenti: severo ma giusto.
Se la prima puntata mi ha lasciata un attimo perplessa, le successive sono state sempre più in crescendo, meritando la promozione totale e a pieni voti del programma, che spero di rivedere nella prossima stagione.
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