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martedì 1 novembre 2011

CROLLA L'ASCOLTO DEL "GRANDE FRATELLO"


Mi domandavo quando sarebbe finita la parabola ascendente del "Grande Fratello".
Da parte mia, ricordo l'ultima edizione che ho seguito che, se non sbaglio, fu la terza: era l'anno di Patrick, Ascanio e Katia, di Serena Garitta che poi vinse. In quell'edizione ricordo di essermi fatta davvero tantissime risate grazie a quel simpatico, stralunato e surreale Patrick: ancora si ravvisava un minimo di spontaneità, certamente già lontana anni luce da quella dei concorrenti della prima edizione.
Già... la prima edizione.
Sembra una vita fa. 
In quel caso si trattò anche di una sorta di esperimento sociologico, il mescolare insieme dieci individui sconosciuti, obbligandoli ad una convivenza di reclusione forzata, era certamente un meccanismo, al di là del semplice voyeurismo, anche affascinante da osservare per tutta una serie di dinamiche impreviste ed imprevedibili.

Col passare del tempo, ogni edizione è stata sempre più un divenire di toni esasperati, una vera e propria passerella di personaggi (e non persone) ritagliati da sceneggiature scritte a tavolino e copioni della più bassa lega: indigesti, improponibili, irriverenti, maleducati.

Non penso nemmeno lontanamente che il Grande Fratello possa essere lo specchio reale della nostra società, perchè sarebbe davvero desolante.
Sono certa, invece, che ne rappresenti la parte peggiore.
E soltanto in microscopica parte.
Quindi non conta.


lunedì 23 agosto 2010

EDIZIONE STRAORDINARIA!!!

Anticipo di una settimana la riapertura post-ferie del blog, perchè la notizia della nuova love story attualmente in corso è più incredibile di quella dello scorso anno.
Ora che Alessia Marcuzzi sta con Francesco Facchinetti, di certo non avrà più bisogno del bifidus actiregularis.
.... per non parlare di Gianna Nannini che, alla tenera età di 54 anni, sarà presto nonn... MAMMA.

martedì 29 giugno 2010

PIETRO TARICONE

Non ci sono parole quando una giovane vita si spezza così ed una bambina piccola rimane senza il suo papà.
Resta solo una tristezza infinita.
CIAO PIETRO