martedì 4 gennaio 2011

MODERNA E TECNOLOGICA

Leggendo questo post di Monia, ho avviato una lunghissima riflessione.
Da un paio di mesi sono arrivata al traguardo (mai agoniato) di possedere ben tre cellulari e per me questa situazione, non solo è assolutamente ingestibile, ma mi provoca tutta l'ansia di questo mondo.
Perchè tre telefoni?
E' presto detto.
Ho un numero principale che è sempre lo stesso, dal 1996. E' il primo, della Omnitel che ora si chiama Vodafone.
Essendo una vecchia cliente, nonchè fedelissima, qualche anno fa tale Omnitel che ora si chiama Vodafone, decise di regalarmi un'altra sim. "Che me ne faccio di un'altra sim?" esclamai. Dopo lungo pensare venne l'idea: "La regalo a mamma tenda, la dotiamo di un cellulare, così pure lei s'ammoderna e mi può chiamare in tutti i luoghi e in tutti i laghi". Manco per il cavolo, quel cellulare è sempre spento. Lei lo accende ogni tanto e chiama me, senza usare la rubrica, componendo il numero che sa a memoria.
E' inutile... l'attitudine alla tecnologia è genetica.
Essendo sempre e costantemente fedelissima, bravissima, bellissima e buonissima cliente, la Omnitel che ora si chiama Vodafone, decise di regalarmi un'altra sim. Ora... papa tendallegro il cellulare ce l'aveva....cosa fare ora di quest'altro numero?
Pensa che ti pensa, aiutata e supportata dall'amica del cuore, decido di passare quel numero a Wind che si chiama ancora Wind, visto che moltissimi tra i miei contatti hanno scelto questo gestore, in modo tale da attivare promozioni specifiche su determinati numeri.
Tutto questo accadeva nel 2006.
Sono stati quattro anni di difficile gestione di due telefoni, non solo nella borsa, ma anche nella mente. Se quello Omnitel che ora si chiama Vodafone è sempre acceso ed è un prolungamento della mia mano, quello Wind che si chiama sempre Wind, me lo scordo acceso, quindi è sempre con la batteria pressochè scarica e quando ricevo una telefonata riesco a parlare si e no qualche secondo e poi si spegne (per forza, stordita d'una tenda!!!).
Un paio di mesi fa, sempre l'amica del cuore, mi fa: "Amore, accompagnami al negozio 3 perchè devo attivare una nuova sim". Ed io: "Tesoro, che te ne fai di una nuova sim che sarebbe la quarta per te? Perchè devo imparare a memoria un nuovo numero? Perchè hai deciso di farmi perdere tempo prezioso dentro al negozio 3 quando siamo in giro a fare shopping?". E lei:"Facciamo subito, amore. Te lo prometto".
Abbiamo fatto talmente subito che ci siamo rimaste dentro più di un'ora, irretite dal negoziante (che ho piacevolmente scoperto essere il mio vecchio compagno del Liceo Musicale che non rivedevo da un po') che, non solo ha attivato un nuovo numero alla mia amica, ma ne ha DEMOCRATICAMENTE abilitato un'altro anche a me, una sorta di gemello che va in tandem ed in simbiosi con il suo.
Ora.... se già era complicato con due...
Ma non è finita qui.
Passiamo all'oggetto in sè, al telefono.
Il mio mitico cellulino rosa bello bello, quello principale, dal 23 dicembre ha il display che è impazzito peggio della maionese, s'è girato da sè al contrario, si bloccano le funzioni e vedo solo righette colorate.
Non sò nemmeno chi mi chiama, quindi ho dovuto passare tutto il suo contenuto sul nuovo cellulare che, certo, è super fuxia bellizzimo ma mai bellizzimo come il mio cellulino rosa. C'ho perso tutto un pomeriggio.
SONO SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI. MI DOVETE AIUTA'!!! E so già che vi starete chiedendo: "E il cellulare per il numero 3, ossia il terzo telefono?"
BOH?.... SARA' DA QUALCHE PARTE... NON FATEMI DOMANDE DIFFICILI !!!
ESISTE UNA TRIAL SIM????

8 commenti:

Maurizio Maestri ha detto...

No Stella Bella, esistono le forbici, tagli 2 sim a metà e le getti nel bidone. Col cellulare senza display lo metti in vibro e ci monti la maionese, quello d'ordinanza lo metti in borsa, quello smarrito della Tre lo lasci dov'è, tanto la Tre (almeno dalle mie parti) non prende neanche se sei sotto al ripetitore.

Tendallegra ha detto...

Maurizio, le tue parole arrivano sempre come dolce conforto... come farei senza di te?... :o)))

P.S. Da me prende tutto benissimo...pappapperooooooo

daniele ha detto...

15 anni fa o forse +, in epoca preistorica per i cellulari, c'era chi aveva già capito tutto: Umberto Eco in un suo articolo su L'Espresso sosteneva che i veri privilegiati sarebbero in futuro stati quelli che avrebbero potuto permettersi di tenere il cellulare spento e perciò non essere sempre a disposizione (e sotto il controllo!) di tutti per qualsiasi ca..ata.
Le sue parole mi sono sempre state di guida e da quando ho anche io il cellulare (2002), lo accendo solo quando pare a me.
Seguite il mio esempio e vivrete meglio!

acrimonia ha detto...

Ahahah Ale che storia! Le mie peripezie telefoniche sono nulla a confronto!
Emmadonna però si direbbe che più che essere tu ad amare i telefoni, sono loro che amano te! O più che altro le compagnie telefoniche, che ti regalano SIM così, come se piovesse!
Sono ammirata, per davvero :)

Tendallegra ha detto...

@Daniele... sei il mio vuovo GURU, quasi a livello di QUELO.
Per svariati motivi non posso permettermi il lusso di accendere il cellulare a mio piacimento. Anche se ammetto che alcune volte, preavviso chi devo, dopodichè mi spengo all'intero mondo.
Ed è proprio vero.
E' un sollievo.

Tendallegra ha detto...

@Monia.... m'amanooooooooooooo
m'amano di tantissimo
ammmmmmmooooooreeeeeeeeeeee... :o))

daniele ha detto...

Mamma mia... guru non me lo aveva mai detto nessuno! Non voglio negare l'utilità del cellullare, ma cerco di usarlo appunto solo quando diventa utile e non quando è veicolo del superfluo.
Ovvio che ci si fanno delle antipatie e piovono le critiche di asocialità, ecc... pazienza

Tendallegra ha detto...

Daniele, ma che ti frega se ti danno dell'asociale? Se sei sereno va bene così, no?... :)