lunedì 12 settembre 2011

RACCONTI DI VIAGGIO 1 - LE AFFINITA' ELETTIVE

Il viaggio non è solo un percorso geografico o fisico, lo è soprattutto mentale e di sensazioni.
Capita quindi di passeggiare in quello che un tempo era un borgo di pescatori, di perdersi nelle sue viuzze, di trovare scorci incantevoli e caratteristici fatti di casette colorate, buganville e mare come sfondo. E poi i profumi... una mescolanza di odor salmastro di mare e dolcezza dei fiori che mescolandosi sapientemente al calor dell'aria, impregnano l'atmosfera di quell'odore che rimarrà come un marchio indelebile. Ogni volta che lo sentirai ripenserai a quel momento, a quel posto. L'odore ferma il tempo, l'odore è il senso del ricordo.
Camminando in questo senso di incantesimo, le note di una struggente musica francese mi hanno attirata dentro un negozio piccino piccino picciò.... ma non era un negozio, era sicuramente il posto delle fate, era laddove io ero destinata ad entrare. Non c'erano vestiti, erano creazioni. Non c'erano accessori, erano naturali prosecuzioni di collo, braccia e mani di una donna. Non c'era un commerciante, c'era un artista, un artigiano della creatività. Non c'erano appendini e scaffalature, c'era la macchina da cucire.
E poi è apparsa LEI... LEI che io amo da tutta la vita.
Era seduta su un muretto e mi fissava con i suoi immensi occhioni. Sembrava mi stesse salutando e facendo le feste vedendomi entrare. Completamente estasiata mi sono rivolta all'artista:
- Ma io LA AMO!!!
- Anch'io LA AMO!
- E' bellissima....
- Si... lei è bellissima...
- Non vorrei essere indiscreta ma... potrei farti una domanda?
- Certo...
- Le cuci anche i vestiti?
- Oh si... questo costume gliel'ho fatto io... sai lei è così bionda ed il turchese le sta un amore, vero?
IO NON VOGLIO PIU' ANDARE VIA DA QUI.