Aveva solo diciott'anni Melody Gardot quel giorno che, andando in bicicletta, fu investita da un grosso fuoristrada che non aveva rispettato un semaforo rosso.
Ed ecco che il mondo non lo vede più, la sua vita all'improvviso si spegne: la rottura del bacino, i danni neurologici ed alla spina dorsale la inchiodano in un letto d'ospedale dove rimarrà distesa per un anno intero. Difficoltà nel parlare, ipersensibilità alla luce e ai suoni... Melody descrive sè stessa in quel periodo come "una specie di vegetale".
E' proprio allora che un angelo, travestito da medico, decide di provare su di lei la musicoterapia. Un anno è lungo e si comincia con piccoli passi: prima inizia a canticchiare a bocca chiusa, poi a registrare la sua voce, poi arriva la chitarra e l'iniziare a scrivere. La musica riporta piano piano Melody alla vita: anche se è costretta per anni ad indossare un apparecchio tens che le rilascia scariche elettriche per alleviare il dolore ed a portare gli occhiali scuri per riparare gli occhi dalla luce.
Ma la sua musica viene notata da una stazione radio che la incoraggia a produrre un demo che approderà ai discografici della Universal Records.
Oggi Melody si è ripresa la sua vita: è diventata una stella di prima grandezza nel panorama musicale emergente, gira il mondo per raccontare la sua storia presso università ed ospedali, sostenendo con tutte le sue forze i benefici della terapia del dolore, essendone lei stessa un manifesto vivente.
La guerra contro il dolore continua a combatterla quotidianamente, ma la potente arma della musica la rende vincitrice ogni giorno.
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