mercoledì 6 febbraio 2008

HILLARY/OBAMA: IL MARTEDI' DI PASSIONE DELL'AMERICA


Al momento sono ancora in sostanziale pareggio.

Non c'è un candidato che prevalga sull'altro.

Quale che sia l'esito finale, si prospetta però un cambiamento.

O vincerà un uomo nuovo, afroamericano, un rappresentante delle minoranze, che ha tanta voglia di emergere e di dare un taglio netto col passato, paragonato da molti a JFK.

Oppure sarà una politica di navigata esperienza, che ha alle spalle una potentissima armata elettorale, che sa come si fanno i giochi, ma che è pur sempre appartenente ad una minoranza, che è quella femminile.
Sarebbe un traguardo incredibile per una donna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Personalmente a me piacerebbe che vincesse Hillary, sia le primarie che poi le presidenziali. Non so perché ma Obama non mi convince, del poco che ho sentito dei suoi discorsi, francamente mi pareva vendesse retorica (aria fritta), ed in fondo io sono geneticamente diffidente verso chi per anni ha fatto parte di un sistema, e poi si presenta come il "nuovo", il salvatore, colui che cambierà le cose. Comunque, sempre meglio un democratico di un repubblicano.