L'ultimo spot della COCA COLA sta facendo molto discutere.
E' quello in cui Giulia, la bambina di Pisa, racconta delle cose che ama, preferendo quelle più semplici, come stare dalla nonna, un panino col salame, una passeggiata in bicicletta e l'immancabile bottiglia di Coca Cola a tavola.
Il messaggio è indubbiamente accattivante, ma si è scatenato l'inferno ed un mare di polemiche. In molti, infatti, accusano le multinazionali come la Coca Cola di essere state le prime cause della crisi mondiale contingente, per non parlare poi dello schiaffo in faccia che si sta dando a tanta gente che sta vivendo sulla sua pelle cosa voglia dire non avere nemmeno i soldi per mangiare.
Altro attacco riguarda i possibili rimandi politici, ad uno schieramento in particolare, dal cui pensiero sembra partorito questo spot.
Voi cosa ne pensate?
4 commenti:
Mah, secondo me se avessero tolto all'inizio quell' "ultimamente tutti parlano di crisi" e la pubblicità fosse iniziata con "mi chiamo... e mi piacciono le cose semplici..." sarebbe stata anche carina, normale... boh... insomma, adesso fa politica anche la pubblicità?
Ho visto al cinema "una notte al museo 2" e anche lì (nella versione italiana) c'è Napoleone che dice di avere dei pronipoti in Italia, uno famoso, piccolino potente, che cantava sulle navi (più o meno così).
Credo che nell'intrattenimento leggero debbano darci un po' di tregua dalla politica. Mah, non so
@Taglia: sono d'accordo con te. Se avessero evitato di citare la crisi, il messaggio sarebbe stato anche un po' educativo alla fine, nel senso che per come sono i ragazzini oggi, un ritorno alle cose normali, quelle con le quali siamo cresciuti un po' noi tutti, non sarebbe male. Altra parte che io trovo contestabile è il finale, quando si dice che la tavola non conosce la crisi...bè quella è terribile, l'ho trovata poco opportuna.
quello che stavo cercando, grazie
quello che stavo cercando, grazie
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