giovedì 11 giugno 2009

RICORDANDO MASSIMO TROISI

"... Comm'aggio accuminciato? Ecco... io ero 'nu guaglione... ero andato a vedere un grande film. Si trattava di "Roma città aperta", chillu grande lavoro di Rossellini. Me n'ero uscito d'o cinema con tutte quelle immagini dint'a capa e tutte quante le emozioni dentro. Mi sono fermato 'nu mumento e m'aggio ditto... "Massimo, da grande tu devi fà 'o geometra" ......"

(Massimo Troisi)

In un giorno di Giugno di quindici anni fa, MASSIMO TROISI se n'è andato.

Ma ancora non ci si abitua.

Quando si parla di rimpianto, di struggente nostalgia, di vuoto incolmabile, io penso sempre a lui.

"... Con lui ho capito

tutta la bellezza di Napoli,

la gente, il suo destino,

e non m'ha mai parlato della pizza

e non m'ha mai suonato il mandolino..."

(Roberto Benigni)

11 commenti:

eppifemili ha detto...

che mito! Io lo adoravo!

Brava che ti sei ricordata.

:)

...ma una cosa...

nove per nove, farà ottantuno?

Taglia ha detto...

Ma in una tv che replica con cadenza mensile (non sto esagerando): tutta la serie di Scuola di polizia, baby birba, Elisa di Rivombrosa, la serie dei film con Steven Segal, il visto rivisto e stravisto di: zelig, colorado, paperissima sprint, scherzi a parte ecc. ecc. ci starebbe tanto male Troisi? I suoi film, i suoi sketch, le interviste all'interno di uno speciale magari anche in seconda serata eh... macché.

Si dice: abbiamo il governo che meritiamo, la tv che meritiamo... ma meritiamo davvero tutta sta nefandezza? ^_^

Valentina ha detto...

che emozioni...
bel post, e stasera per commemorazione mi guarderò un suo film.. ricomincio da tre o non ci resta che piangere?
...

Taglia ha detto...

Il weekend è alle porte, buon fine settimana Alessia ;)

Biologa ha detto...

OT
@Tendallegra: ciao! Non ho letto tutti i tuoi post per cui è anche probabile che tu ne abbia già parlato o che non ti interessi più! Ma qualche giorno fà mi è capitato di vedere in tv il video di Matteo Beccucci "Impossibile"!
Ti ho pensata! :D

mi sembra di ricordare che ai tempi di xfactor ti piacesse ;-)

certo che segnalartelo proprio nel post di Massimo Troisi non è stata proprio una bella mossa ma vabbè... :D

Tendallegra ha detto...

@Eppi: ma mica sono brava io, è tutto merito suo!Credo sia impossibile dimenticare Massimo...:)))...9x9......Boh???....:))

@Taglia:come non essere d'accordo con te caro? Nei momenti in cui Massimo mi manca troppissimo, o metto un suo dvd, o mi ascolto Pinuccio mio, oppure mi guardo i tantissimi filmati che ci sono a disposizione su you-tube...Grazie Rai e grazie Mediaset, grazie a tutte le Tv che dimenticano in fretta la vera genialità (se mai l'hanno compresa e ci allordano con quanto di peggio ci sia, tra il visto, rivisto, trito e ritrito.

@Valentina: ciao cara, grazie per i complimenti e benvenuta sulla mia paginetta. Dunque....io penso che con Troisi si vada sempre sul sicuro...certo..l'esilarante per definizione, credo sia "Non ci resta che piangere"...però, se devo dirla tutta, il film che io preferisco fra tutti quelli di Massimo Troisi è "Le Vie del Signore sono finite". Quello è inarrivabile!!!
Torna a trovarmi...:)))

@Mr. Wanted....ti auguro un allegrosissimo weekendolo....smackkkkkk

@Biologa: Ma ciao carissima, benvenuta anche a te sul mio blog!!!
A dire il vero, non ho ancora visto il video di Matteo, grazie mille per la segnalazione! E...tranquilla, non credo che Massimo Troisi se la sarebbe presa...penso che, da quel geniaccio che era, ci avrebbe tirato su uno sketch su questa cosa....:))))

riccardo uccheddu ha detto...

Troisi è stato un genio, forse il solo comico italiano che potesse reggere il confronto con Totò.
Un momento, mi correggo, Alessia: Massimo non è stato semplicemente un "comico" ma come Totò, un ARTISTA.
Io penso che la tv l'abbia di fatto bandito perchè certo, faceva ridere a crepapelle; però faceva anche PENSARE.
Hai presente quando in "Ricomincio da tre" quel tale gli chiede: "Napoletano? Emigrante!"
Oggi, in tempi tristemente razzisti, quel tale potrebbe dire: "Sardo? Bandito! Rom? Stupratore! Meridionale? Camorrista, mafioso, scansafatiche! Nero? Scimmione! Insegnante, statale, intellettuale, artista? Mangiapane a tradimento!"
Massimo ci ha insegnato a ridere con la bocca e col CERVELLO e questo, a chi vuole manipolarci, dà sui nervi...
Ti ringrazio per la stima che dimostri per la mia terra. Sulla tua, così colpita e temo anche abbandonata, ho scritto (per quel che valgono) 2 post nella categoria "Cara società."
Scusa la lunghezza. Un caro saluto!

Anonimo ha detto...

A me pensare a Troisi mette molta nostalgia... come pensare a quello che "avrebbe potuto essere" e non è stato! Spesso si dice che i "miti" sono tali proprio per le loro premature scomparse... ti dirò in questo caso temo sia stata maggiore la nostra perdita a non avere avuto più tempo per goderci i suoi lavori.

Tendallegra ha detto...

L'ho già detto, lo sento, lo penso, lo scrivo ogni volta che parlo di Massimo Troisi: il sentimento che io provo è la struggente nostalgia, per qualcosa di così immensamente grande, strappato alla vita così prematuramente. Ha ragione la saggia Godot, quando dice che siamo noi ad aver perso tantissimo, perchè un talento così avrebbe potuto arricchire le nostre anime.

E condivido il parere di Riccardo: ridere si, ma non sempre. Pensare si, quello davvero sempre. Un'intelligenza sopraffina, un talento fuori dal comune, arte pura senza svicolare nei luoghi comuni, nella battuta banale, nel facile calcare quelli che sono i colori tipici della comicità napoletana, come dice Benigni, senza pizza e mandolini.


Massimo Troisi rappresenta ed è legato ad un periodo irripetibile della mia vita: non sto qui a spiegare, è un discorso lungo, probabilmente nemmeno così interessante per chi mi legge. E' importante per me, è scolpito dentro il cuore, con tutto quello che per me ha rappresentato.

@Riccardo: non scusarti per la lunghezza, non devi proprio. Tendallegra è un posto dove vorrei che ognuno si sentisse a casa, libero di esprimersi come vuole e per quanto vuole. Ho inteso questo spazio come luogo di scambio, per ritrovarsi insieme, per raccontarsi. Grazie per la solidarietà nei confronti della mia terra: io sono fortunata, perchè qui da me, sebbene siamo a pochissimi km, non abbiamo avuto vittime, solo qualche danno, ma assolutamente inesistente di fronte alla perdita di una vita umana. Gli abruzzesi ce la faranno, è una delle poche certezze che ho: siamo gente forse un po' ruvida, ma dal cuore grande, persone che si rimboccano le maniche, chinano la testa e lavorano fino a spaccarsi le mani. E' gente abituata al sacrificio, è gente dignitosa, che non si lamenta. E' gente semplice, ma fiera, perchè conscia del fatto che lavorando sodo l'uomo è degno di chiamarsi tale. Un abruzzese non lo vedrai mai piangere. E non perchè sia freddo. Non ti farà mai vedere le sue lacrime. Le verserà in silenzio, lontano dagli sguardi, perchè ha pudore, perchè non ti metterà mai in difficoltà di fronte ad una sua debolezza, non ti metterà mai nella condizione di doverti sentire in nessun tipo di obbligo nei suoi confronti.

Ecco com'è la mia terra, ecco come sono gli abruzzesi: esattamente come i sardi.

Come potrei non amare la tua meravigliosa terra, della quale anche io mi sento una figlia?

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie