mercoledì 17 giugno 2009

VERBA VOLANT, SISMA MANENT

Per un attimo, spoglio d'allegria la tenda.
Non mi sento allegra.
Mi sento indignata.
Ieri, più di mille tra Aquilani ed Abruzzesi, si sono recati davanti a Montecitorio per manifestare tutta la loro rabbia.
Non sto qui a raccontare, il servizio de "Il Messaggero" è curato, dettagliato, basta semplicemente leggere.
Qualche giorno fa si parlava di INFORMAZIONE ed il mio interlocutore sosteneva una tesi senz'altro condivisibile: per quanto si possa essere obiettivi, è decisamente umano che chi scrive, una qualche (seppur minima e controllata) venatura di quel che pensa la mette sempre, perchè scrivere è buttare sul foglio, oltre all'inchiostro, anche una parte della propria anima. Mi trovo completamente d'accordo.
Però, un conto è informare, magari con delle coloriture personali.
Un altro è NON INFORMARE.
Ieri è accaduto questo:
  • durante il tg delle 13.30, Raiuno non ha menzionato la notizia ma ha mandato in onda un servizio su Formigoni in visita alle tendopoli mentre presentava il progetto di sostegno all'Abruzzo da parte della Regione Lombardia;
  • il tg locale delle 14.00 leggeva uno striminzito comunicato stampa nel quale si informava che una delegazione in rappresentanza dei terremotati abruzzesi si era recata a Roma per chiedere rassicurazioni circa l'ormai celeberrimo decreto Abruzzo;
  • il tg 3 Regionale delle 14.00 mandava in onda il servizio e comunicava che, dai primi dati, almeno 10 pullman si erano mossi in direzione Roma (un pullman contiene 40/45 persone, se ne sono partiti 10, fatevi i conti);
  • da casa mia, sono a Roma in macchina in un'ora e mezza, dall'Aquila ci vuole giusto un'oretta o poco più, Abruzzo e Lazio confinano, non c'è solo il pullman per recarsi nella capitale, se avessi potuto prendermi una giornata di ferie, sarei andata pure io;
  • le forze dell'ordine parlano di almeno mille manifestanti (e loro abbassano sempre il numero);
  • per me mille persone non sono una delegazione, per me sono una mobilitazione;
  • ho cercato notizie su internet, sulle pagine on-line di Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero. Non era un dettaglio, ne hanno scritto tutti, questa è una notizia;
  • ho cercato di seguire le edizioni dei principali telegiornali: solo il tg de LA7 ha mandato in onda un servizio dettagliato con le relative interviste.

Spero davvero di essermi sbagliata, spero di essermi distratta, spero che abbiano ragione i miei amici che mi dicono che non si possono seguire in contemporanea tre tg, spero di essermi persa il momento in cui tutti gli organi di informazione televisiva hanno mandato in onda il servizio che mi interessava.

Forse l'Abruzzo è una regione che in pochi conoscono.

Ma l'Abruzzo non è il terzomondo.

Il terremoto non è una lettera scarlatta che ti appiccicano addosso e che ti identifica come uno sfigato, come uno da compatire.

Se c'è una cosa che un abruzzese detesta è il piangersi addosso, non ce n'è uno che abbia questa caratteristica, ve lo assicuro, sono una di loro.

Gli Abruzzesi e gli Aquilani, i più duramente colpiti, non vogliono pietà, vogliono risposte, vogliono CHIAREZZA e TRASPARENZA, vogliono AVERE VOCE in capitolo circa la ricostruzione della LORO TERRA, delle LORO CASE, delle LORO VITE. Vogliono partecipare attivamente e lo hanno detto da subito, a pochissime ore da quelle maledette 03.32, alla rinascita. Hanno voluto guardare verso il futuro fin da subito, anche mentre piangevano i loro morti.

Ora, se io sono indignata come tutti i miei fratelli, è perchè nessuno si può permettere di prenderci per i fondelli (qui il rafforzativo ci stava meglio, ma sono una femminuccia, non è carino scrivere "prenderci per il culo").

Al momento L'Aquila è una città militarizzata e blindata, perchè c'è stata quella genialata di dire: "FACCIAMO IL G8 A L'AQUILA!". Ma si, forza, venite gente, accorrete pubblico! Venite a vedere questi poveri sfigati del terzo mondo. Che ci frega se abbiamo praticamente distrutto La Maddalena? Noi spostiamo il summit a L'Aquila, quegli isolani lì, quelli del quarto mondo, c'hanno il turismo, non importa, qualcuno lo prenderà lo stesso il traghetto da Palau per andarci a fare un giro. Che ci frega se hanno tenuto il mese di luglio tutto impegnato per il mondo che si sarebbe riversato da loro, svegliandosi una mattina appurando che quel tutto il mondo lì non ci va più e che tutti i loro guadagni quelli si che vanno, vanno a puttane? Che ci frega che gli abbiamo distrutto l'isola, le strade, i collegamenti, che gli abbiamo buttato nel mare mille schifezze, che lasciamo eco-mostri incompiuti in ogni via? Che ci frega della gente onesta che cerca di vivere del proprio lavoro? Evviva l'immagine, le passerelle politiche ed elettorali, le frasi ad effetto "portate i bambini al mare",, "andatevente in crociera",, ....

Portaceli tu i bambini aquilani al mare, portali da te in Sardegna, lo spazio c'è. Hai praticamente requisito un pezzo di costa (roba di proprietà demaniale, roba quindi di tutti) per fartici la villa, sai quanti piccoletti potrebbero fare il bagno in quella meravigliosa acqua? Portaceli tu in crociera, l'ambiente ti è congeniale, ti metti al pianoforte e gli rallegri pure la traversata, con uno showman di questa portata il divertimento è assicurato.

Ecco perchè sono indignata.

Perchè non ve la raccontano giusta.

Perchè qui è un gran casino.

E da come si sono messe le cose, ci resterà per tanto tempo.

12 commenti:

Taglia ha detto...

Primo: mi unisco alla tua indignazione, sia per la losca carenza di notizie circa la situazione in Abruzzo, sia per le promesse al vento dei politici che ci tengono a farsi vedere dopo il disastro, mentre vanno a portare la loro solidarietà, salvo poi fregarsene quando sarebbe ora di cominciare a lavorare sul serio.

Altra questione: il G8. Appena ho sentito la notizia, ossia che veniva spostato all'Aquila ho pensato "ma sono idioti?", laggiù hanno subito un terremoto devastante, faticosamente tentereanno di ricostruire e tu gli incasini la vita con un evento come il G8? Non solo per i normali disguidi tipo viabilità ecc. Ma se qualcosina si è ricostruito, arriveranno black block e idioti vari che metteranno a ferro e fuoco la città, come succede sempre in questi casi.

Questa è un'altra prova della cialtronaggine del governo in carica.

Tendallegra ha detto...

@Taglia: se sapessi quanti e quali siano i problemi...è un elenco infinto. Dalle condizioni igienico-sanitarie nelle tendopoli (che non sono solo quelle di P.zza d'Armi, di Centicolella o dello Stadio, ne sono quasi 200), dai moltissimi comuni abruzzesi (anche della mia provincia) con ingentissimi danni materiali e con sfollati, che non sono stati incorporati nelle zone oggetto del decreto, del fatto che i terremotati sono praticamente ostaggi dei campi, che gli sfollati che sono nelle località turistiche sono ancora a carico degli alberghi che li ospitano, che hanno ricevuto dal Governo dei rimborsi che non coprono nemmeno il 20% di quanto da loro già anticipato in termini di spese per vitto e alloggio....i controlli sull'agibilità delle case che va a rilento...i Vigili del Fuoco che ieri si sono uniti alla protesta, sottopagati, sotto organico, con scarsi mezzi...potrei andare avanti per ore.

Cerchiamocela l'informazione, non fidiamoci dei giornalisti.

La realtà è un'altra cosa, in questo caso l'ho verificata personalmente.

riccardo uccheddu ha detto...

Sono completamente d'accordo, Alessia. Anch'io ho registrato un vuoto informativo; a parte, forse, il servizio mandato in onda dal tg3 nazionale.
Ma è poco, troppo poco.
Da quel che ho letto, perfino il decreto a favore dei terremotati è piuttosto insufficiente!
Considero poi la militarizzazione delle zone terremotate un assurdo logico e morale, oltre che concreta fonte di ansie per una popolazione che d'ansie ne ha avute fin troppe.
Ma tutto ciò corrisponde (nella migliore delle ipotesi) all'idea che viviamo nella migliore delle Italie possibili.
Del resto, anche l'attuale crisi economico-sociale è una "questione psicologica", risolvibile con l'ottimismo...
Mantieni l'indignazione.
Vi siamo tutti/e vicini.
Un caro saluto!

Tendallegra ha detto...

@Riccardo, grazie per le tue parole. L'Italia vera, quella fatta dalle persone, è stata ed è fantastica, con le sue manifestazioni di vicinanza morale, materiale, di preghiera. L'Abruzzo ringrazia l'Italia intera, ma i politici devono fare il loro DOVERE. Quanto all'informazione....ci resta internet. Grazie anche perchè ci state aiutando a diffondere l'informazione vera, quella della gente che a L'Aquila ci vive.

Un abbraccio.

Luca81Na ha detto...

Completamente d'accordo con ogni singola parola che hai scritto.

Anonimo ha detto...

Eh sì... essendo una che ogni tanto bazzica nei giornali ti posso chiaramente dire che ormai mi sono sentita dire decine e decine di volte che qualcosa non andava scritto o almeno non scritto in maniera completamente, dicono "Pessimista". Ahimè quello che invece viene meno è proprio il Realismo... la gente legge una realtà patinata e distorta come meglio piace ai potenti e... che fa?! Spesso Ringrazia!
Indignazione?! Mi sembra ovvio... anzi forse oggi come oggi è l'unico segnale di riuscire ancora pensare con la propria testa!

Taglia ha detto...

Chiedo scusa, tutto dipende dalla fretta con cui in questo periodo uso il computer (del tipo che mica so per certo cosa scrivo e quanto sia comprensibile ciò che scrivo): oggi, nello scrivere il mio primo commento ho usato all'Aquila, sapendo probabilmente di sbagliare, perché mi ricordavo di un tuo precedente post in cui indicavi il modo corretto di scrivere riferendosi alla città, ma oggi non avevo tempo per controllare. Adesso l'ho fatto, e ho letto anche uno dei tuoi commento qui, perciò (se non scrivo un'altra cazzata): a l'Aquila ^_^

Quel che è giusto è giusto ;)

Tendallegra ha detto...

@Luca:grazie per la solidarietà.

@Godot: guarda...io tra un po' mi aspetto di sentire o di leggere che il terremoto non c'è stato proprio oppure che l'ha provocato la sinistra mettendo delle cariche di TNT nel sottosuolo!

@Taglia: io non me n'ero nemmeno accorta....ed il post perfido al quale ti riferisci tu era un messaggio per i giornalisti.
Non era certo diretto alle persone come te, a quelle che ci fanno allargare il cuore con il loro sostegno. A questa categoria di gente fantastica, come ognuno di voi, non è assolutamente applicabile la correzione, nè con la matita rossa, nè con la matita blu.

Anonimo ha detto...

Un po' come quando è stato detto che in Sicilia, terra governata da un buon decennio dalla destra, la spazzatura era colpa della sinistra! Mancava solo che dicessero: "Ah! Questa gente di sinistra che butta la carta per terra non si può proprio sopportare!"

Ranabottola ha detto...

Mmm... Mi sfuggono molte cose...

Penso solo che, altrove ma sempre in Italy, vivono ancora come sfollati dopo il terremoto... E sono passati decenni.

Mica credevi davvero a tutte le parole dette?

Sinistra o Destra non c'entra: è la classe politica che andrebbe uccisa e sterminata per intero, per poi ricominciare. Così, da che sono al mondo io, è solo un magna magna.

Tendallegra ha detto...

@Rana: ma no che non credevo alle parole dette, mi conosci, manco fossi Pollyanna. Concordo con te nel dire che questa classe politica dovrebbe essere non ricandidabile. Dovrebbero fare una legge ad hoc: divieto assoluto di far ricandidare chi ormai c'ha messo le radici, divieto di candidatura per chi ha più di quarant'anni. Tutto da capo, aria nuova, gente nuova. Ma questo si che è un pensiero da Pollyanna. Ma questo ad esempio non giustifica il non andare a votare. Sai come la penso. Se non facciamo nemmeno quello, poi è inutile lamentarsi.
Baci.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e