Ho votato, e per chi vuole sapere per chi potreste andare sul mio blog, ma siccome detesto chi si autolinka, ve lo dico direttamente: Ignazio Marino. Ma mentre ero in fila in mezzo ai pensionati ho capito che non avevamo speranza :D
Fra Puccino: Marino è stato la mia tentazione di voto fino all'ultimo secondo....pur essendo una cattolica convinta, io pretendo la laicità assoluta dello Stato e per questo non ti dico quanti appellativi mi hanno dato, da una parte e dall'altra. Io invece credo di essere la prova vivente della possibilità di equilibrio tra l'una e l'altra cosa, tra "sacro" e "profano"...:)
Insomma...per questo motivo Marino mi piace molto. Ma l'ho trovato piuttosto deboluccio per quanto riguarda i temi economici...alla fine ho votato per quello che mi sembra il più solido e che, almeno, ha un'anima politica ben definita, esattamente come la mia: Pierluigi Bersani. Sperando che D'Alema stavolta si vada a fare una solitaria in barca a vela di almeno trent'anni. A limite possiamo chiedere a Soldini se è disposto a portarselo via.
Scusa Alessia se dissento, cioè credevo anch'io che Bersani avesse un'anima politica ben definita, e tra i tre era quello che preferivo (io non sono andato a votare perché non credo che in futuro, stando così le cose, voterò per il Pd) finché non ho letto ieri al tg2 (non so se hai presente la striscia che passa sotto lo schermo mentre il giornalista introduce le notizie) le prime dichiarazioni di Bersani: aperto ad ogni alleanza da Casini (Casini?! O_O) a Di Pietro.
Ma un'idea, una linea guida, dei valori sto benedetto Pd ce li ha o continuiamo a basculare a caso un po' di qua un po' di là, tutto e il contrario di tutto?
Firmato: un elettore ormai da anni e anni e anni deluso ^_^
@Taglia: premesso che puoi dissentire tranquillamente senza scusarti. A limite ti do una randellata sulla capoccetta santa, ma tu sei un supereroe, sopravviverai... :)))
Dunque....le alleanze....tema terribile e tremendo. Io ho letto anche la possibilità di dialogo con Ventola e, dal mio punto di vista, non sarebbe male riaprire a quella parte della sinistra fuoriuscita dal parlamento.
In ogni caso, io credo che il partito democratico abbia ben chiara, stavolta, la grande responsabilità che i votanti gli hanno voluto consegnare: quando tre milioni di persone alzano le chiappe e decisno di mettersi in fila una domenica di tempo splendido per venire a scegliere chi debba rappresentarli, il messaggio è più che chiaro e definito. Questa è davvero l'ultima chance: o si cambia aria, si costruisce un'opposizione ed un partito solido, oppure è veramente la fine di tutti i giochi e questa gente può considerarsi palletts per le stufette. Io penso che Bersani sia consapevole di questo. Non è il più il tempo di giocare. Ora si fa sul serio.
Ribadendo il concetto di un esilio trentennale per D'Alema che ha distrutto Veltroni, mandandolo come agnello sacrificale da immolare per soddisfare il suo ego di eterno burrattinaio.
9 commenti:
no non ci sono andato anche perchè pagare per elegerre un segretario proprio non mi va
Benellino......
TIRCHIOOOOOOOOOOOOOO!!!! :)))
3 milioni di votanti a 2 euro l'uno, forse benelli non ha tutti i torti. Però sono contenta per Bersani.
Certo! Ho votato Berlusconi.
Maurizio, attento che ti becchi la scarlattina!!! :o)))
Ho votato, e per chi vuole sapere per chi potreste andare sul mio blog, ma siccome detesto chi si autolinka, ve lo dico direttamente: Ignazio Marino.
Ma mentre ero in fila in mezzo ai pensionati ho capito che non avevamo speranza :D
Fra Puccino: Marino è stato la mia tentazione di voto fino all'ultimo secondo....pur essendo una cattolica convinta, io pretendo la laicità assoluta dello Stato e per questo non ti dico quanti appellativi mi hanno dato, da una parte e dall'altra. Io invece credo di essere la prova vivente della possibilità di equilibrio tra l'una e l'altra cosa, tra "sacro" e "profano"...:)
Insomma...per questo motivo Marino mi piace molto. Ma l'ho trovato piuttosto deboluccio per quanto riguarda i temi economici...alla fine ho votato per quello che mi sembra il più solido e che, almeno, ha un'anima politica ben definita, esattamente come la mia: Pierluigi Bersani. Sperando che D'Alema stavolta si vada a fare una solitaria in barca a vela di almeno trent'anni. A limite possiamo chiedere a Soldini se è disposto a portarselo via.
Scusa Alessia se dissento, cioè credevo anch'io che Bersani avesse un'anima politica ben definita, e tra i tre era quello che preferivo (io non sono andato a votare perché non credo che in futuro, stando così le cose, voterò per il Pd) finché non ho letto ieri al tg2 (non so se hai presente la striscia che passa sotto lo schermo mentre il giornalista introduce le notizie) le prime dichiarazioni di Bersani: aperto ad ogni alleanza da Casini (Casini?! O_O) a Di Pietro.
Ma un'idea, una linea guida, dei valori sto benedetto Pd ce li ha o continuiamo a basculare a caso un po' di qua un po' di là, tutto e il contrario di tutto?
Firmato: un elettore ormai da anni e anni e anni deluso ^_^
@Taglia: premesso che puoi dissentire tranquillamente senza scusarti. A limite ti do una randellata sulla capoccetta santa, ma tu sei un supereroe, sopravviverai... :)))
Dunque....le alleanze....tema terribile e tremendo. Io ho letto anche la possibilità di dialogo con Ventola e, dal mio punto di vista, non sarebbe male riaprire a quella parte della sinistra fuoriuscita dal parlamento.
In ogni caso, io credo che il partito democratico abbia ben chiara, stavolta, la grande responsabilità che i votanti gli hanno voluto consegnare: quando tre milioni di persone alzano le chiappe e decisno di mettersi in fila una domenica di tempo splendido per venire a scegliere chi debba rappresentarli, il messaggio è più che chiaro e definito. Questa è davvero l'ultima chance: o si cambia aria, si costruisce un'opposizione ed un partito solido, oppure è veramente la fine di tutti i giochi e questa gente può considerarsi palletts per le stufette.
Io penso che Bersani sia consapevole di questo.
Non è il più il tempo di giocare.
Ora si fa sul serio.
Ribadendo il concetto di un esilio trentennale per D'Alema che ha distrutto Veltroni, mandandolo come agnello sacrificale da immolare per soddisfare il suo ego di eterno burrattinaio.
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