venerdì 25 febbraio 2011

STRAVOLTA DA UN ORRIBILE SANREMO NEL NERO MARE DELL'ANGOSCIA

La settimana appena trascorsa è stata terrificante.
Appena passata la febbre, sono immediatamente tornata in carreggiata con la solita vita frenetica di sempre, perchè io rinchiusa in casa non ci posso stare.
Ma non ho fatto i conti con degli strascichi influenzali che mi hanno indebolita non poco. Insomma, col senno di poi, devo ammettere che tre giorni di certificato (gli ho impedito di aggiungerne altri) sono troppo pochi e che, come al solito, le ramanzine del mio dottore, che dice che abuso troppo della resistenza del mio fisico, sono sempre giuste.
A tutto ciò possiamo tranquillamente aggiungere una settimana di lavoro infernale, con un clima molto teso in ufficio, condito da ansia e preoccupazioni per tutta una serie di situazioni che non sto qui a raccontare, perchè apriremmo un buco nero e, dopo i LAVORI IN CORSO, non posso risucchiarvi pure dentro questo.
Attendevo Sanremo con la solita felicità, con una trepidazione ed una contentezza che mi alleggeriva il peso di tutto il resto.
Invece, per riprendermi dall'orrore, dalle brutture, da questa estenuante ed avvilente maratona web/televisiva non basterà nemmeno un anno.
Ed ho capito anche perchè.....
.... perchè.....
IO VIVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
NEI PANNI DI UN ALIENO
CHE NON VOLAAAAAAAAAAAAAAAAA

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