martedì 25 settembre 2012

IL "VIP" ITALIANO NELL'ERA DI TWITTER


... ogni mattina un VIP si sveglia e inizia a twittare, convinto di averci regalato una perla di livelli aulici...
 
 
Twitter è un social network veloce, immediato anche per il limite dei 140 caratteri oltre i quali non si può più scrivere. Ed è proprio questa imposizione di sintesi che, se da una parte rivela l'assoluta genialità di alcuni, dall'altra ci fa scoprire la totale deficienza di altri.
 
Sulla scia dei VIP d'oltreoceano, alcuni dei quali assolutamente twitter-dipendenti (vedasi ad esempio Demi Moore) e che sul social network riversano completamente la loro vita privata, anche quelli di casa nostra (o presunti tali) si sono totalmente lanciati nel mondo del virtuale cinguettio.
 
L'apripista è stato Fiorello, che dopo mesi di twit di rassegne stampa dall'edicola con i suoi vicini, spot per il suo show e messaggi di richiesta di liberazione per Rossella Urru, è sparito da un giorno all'altro, senza mai appurare davvero se la sua twittermania altro non fosse stata che abile promozione per "Il più grande spettacolo dopo il week end".
 
Ma non sono mancati anche casi di gente "perseguitata" dagli utenti, come quello denunciato da Max Novaresi che ha abbandonato twitter dopo essere stato ripetutamente minacciato.
 
Insomma, il mondo del virtuale è potente e di grande risonanza: se decidi di metterci la faccia e parlare rivolgendoti veramente a tutti, bisogna anche mettere in conto il fatto che qualcuno potrebbe risponderti e la risposta potrebbe non piacerti.
Ecco il vero limite.
Ma non di twitter.
Dei suoi utenti vip che non riescono ad accettare critiche di nessun genere.
 
Qualche tempo fa, ad esempio,  Lucio Presta non si è certo risparmiato in invettive contro Lord Lucas (redattore di TvBlog colpevole di aver fatto il suo lavoro di critico web-televisivo), che era diventato per lui una sorta di pungiball su quale scagliarsi verbalmente senza freni e senza filtri.
 
Ma c'è anche il delirio puro....
 
C'è quello che ti fa pensare che magari ci vorrebbe un aiuto (come nel caso del ballerino Valerio Pino che, pubblicando le sue foto, è diventato il feticcio sessuale del mondo gay) e c'è quello che, seppur connotato di sana follia, ti fa veramente ridere: in questi giorni lo scettro di tale categoria è tutto di Flavia Vento che ha scritto a Tom Cruise chiedendogli se si ricordasse di lei, ricevendo la pronta risposta di tale TomCruisesecret che le diceva: "Hi Flavia. I remember you. Am I wrong or are you more fat?Are you a poet? And the Nobel Prize to Montale? In the toilet?" 
 
Insomma, l'intuizione di twitter è risultata davvero vincente e la sua forza sta tutta nella genialità dei suoi utenti.
 
Basti pensare che ieri sera, non appena giunta la notizia delle dimissioni di Renata Polverini, l'ashtag (la parola chiave che esplica il contenuto del twit) degli utenti sia stato #aRenata.
 
CHAPEAU.                

 

2 commenti:

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

Dopo l'iniziale e fisiologia difficoltà, twitter ha conquistato anche te?

Tendallegra ha detto...

Per conquistarmi m'aveva già conquistata.... il limite è tutto mio e del mio essere così talmente donna tecnologicamente avanzata... O_____o