Ma non solo.
E' anche un compositore.
Ma non solo.
E' anche un cantante.
Ma non solo.
E' anche un poeta.
Ma non solo.
E' anche un attore.
Ascoltarlo in concerto è una vera delizia, ve lo consiglio vivamente.
Arriva al Festival di Sanremo nel 1999 con "Una musica può fare", brano particolarissimo e di scarsa comprensione per un orecchio musicalmente non educato: il che non è un demerito per lui, semmai qualcosa di lontanissimo dalle solite porcherie festivaliere e che contribuirà ad educare il pubblico e a fermarsi quando si ha la possibilità di ascoltare qualcosa di diverso.
Nel 2000 sale di nuovo sul palco dell'Ariston con "Il timido ubriaco", un delizioso brano che pare un sonetto e nel quale Max Gazzè riesce in modo sublime a conciliare versi come "sposa, domani ti regalerò una rosa" con "sudato che farebbe schifo a un piede": è un gioiellino di metrica e musica.
Ed eccoci al 2008: è l'anno del grande successo di pubblico. "Il solito sesso" è un pezzo fantastico, di scrittura raffinatissima, con continui cambi di tonalità mai scontate.
Nella serata dei duetti si presenta accompagnato da Marina Rei e Paola Turci.
Un'esibizione incredibile. Chapeau.
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