venerdì 12 febbraio 2016

FESTIVAL DI SANREMO - TERZA SERATA: LE COVER, FRANCESCO GABBANI, DONATELLA VERSACE, GLI STADIO, EELST E GARKO AL DOPOFESTIVAL




E' la serata delle COVER, ma si parte subito con la gara diretta delle ultime quattro Nuove Proposte.

Tra Miele e Francesco Gabbani, passa la prima ed è l'inizio di un dramma. Io non riesco ad elaborare il lutto, il mondo si è fermato, resto persino indifferente alle successive porcherie di Mamhoud e di Michael Leonardi. Passerà Mamhood (o come cavolo si chiama) e passeranno anche i suoi pantaloni da samurai depresso. 

Sono inconsolabile.

Cominciano le esibizioni dei big ed un labile sussulto di speranza mi fa pensare che forse non dovremmo farci troppo male.

MA NON BASTA UNA BELLA CANZONE PER FARE UNA BUONA PERFORMANCE.



Tra diverse cose da dimenticare, menzione d'onore a

- Noemi "Dedicato": la meravigliosa canzone è assolutamente nelle sue corde, l'arrangiamento è molto ritmato, lei fila via tostissima e sicura, si diverte e ci diverte. Molto molto piacevole.
- Patty Pravo "Tutt'al più": Patty Pravo che canta un brano di Patty Pravo, presenta Patty Pravo, dirige l'orchestra il maestro Patty Pravo.
- Elio e le Storie Tese "La quinta di Beethoven" di Walter Murphy trasformata in "Quinto Ripensamento". Qui basta semplicemente citare il mio GURU Ernesto Assante: "Chi non ama Elio e Le Storie Tese è obbiettivamente morto".
 - Francesca Michielin "Il mio canto libero": dolcissima e tenerissima. Tanto tanto caruccia.
- Bluvertigo "La lontananza": belli i guizzi dell’arrangiamento, bello il sax, Morgan se la sta proprio spassando. Praticamente la recita, in un tentativo di disperato burlesque cerca di fare lo strafigo, ma non riesce manco a togliersi la camicia di forza la giacchetta e ci regala un momento da scolpire nella memoria per sempre.



- Stadio “La Sera dei Miracoli”:   Ecco... qui, invece, è tutta un'altra storia. Gli Stadio sono tra i pochi nell'Universo intero che possono permettersi di cantare Dalla, insieme a Ron e a Samuele Bersani. Al gruppo si aggiungono anche i vecchi componenti, Ricky Portera compreso. Gaetano Curreri immola un polmone intero sugli acuti, arrivano alle spalle le immagini di Lucio. Sto piangendo pure gli organi interni. E' un'esplosione.



Virginia Raffaele stasera supera sé stessa: l'imitazione di Donatella Versace che perde i pezzi durante la serata è puro genio.

I vecchi POOH infiammano l'Ariston, scene da groupies così accese le abbiamo viste solo con l'arrivo di Padre Pio a Roma.

IL COLPO DI SCENA ARRIVA A META' SERATA (ma è stato già segnalato su twitter da alcuni giornalisti): ci sono stati diversi problemi tecnici durante l'esibizione di Miele e Gabbani. In sala stampa non tutti sono riusciti a votare (l'esito incide al 50% sul risultato finale): la procedura viene ripetuta e FRANCESCO GABBANI RISULTA VINCITORE.

IL MONDO NON E' PIU' CAPOVOLTO.



A questa splendida ed inattesa notizia, si aggiunge il fatto che a trionfare siano gli Stadio.

E' un momento perfetto, non potrebbe andare meglio di così.

E invece a perfezione si aggiunge altra perfezione.

Parte il DopoFestival.

Elio e Le Storie Tese insieme alla Gialappa's sono un sussulto di struggente nostalgia che scuote l'anima: è la televisione di "Mai dire", è genialità ed improvvisazione coi tempi giusti, è intelligenza, è totale.
Ma non ci si ferma qui, perchè il gruppo si esibisce insieme ad Adrian Belew, omaggiando David Bowie con "Heroes". Credo che in Italia siano davvero in pochi a rendersi conto della reale portata di "musicisti coi controcazzi" di Elio e le Storie Tese: questo momento è da incorniciare.

Basterebbe questo, davvero.
Posso andare a dormire felice.

Ma no, mi vogliono fare altri regali, aggiungere perfezione a perfezione.



Al DopoFestival arriva Gabriel Garko: lasciarlo in mano alla Gialappa's è praticamente bullismo, roba da chiamare il Telefono Azzurro. 
Onestamente, sono morta dal ridere, per un paio di minuti ho faticato a respirare. 
Il povero co-conduttore/valletto è semplicemente travolto, non può che soccombere.

Il colpo di grazia finale lo da Max Giusti in versione Bono Vox: il suo "I still haven't found TOTO CUTUGNO" è definitivo.

Sono morta.

FINE TERZA SERATA.

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