giovedì 17 gennaio 2008

"DIO E' MORTO"


"Ho visto la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già
dentro le notti che dal vino son bagnate
dentro le stanze da pastiglie trasformate
dentro le nuvole di fumo nel mondo
fatto di città essere contro od ingoiare la nostra stanca civiltà
È un Dio che è morto
ai bordi delle strade,
Dio è morto
nelle auto prese a rate,
Dio è morto
nei miti dell'estate,
Dio è morto.
M'han detto che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede
nei miti eterni della patria e dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità
le fedi fatti di abitudini e paura
una politica che è solo far carriera
il perbenismo interessato
la dignità fatta di vuoto
l'ipocrisia di chi sta sempre
con la ragione e mai col torto.
È un Dio che è morto
nei campi di sterminio,
Dio è morto
coi miti della razza,
Dio è morto
con gli odi di partito,
Dio è morto.
Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo
Dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo
Dio è risorto,
nel mondo che faremo
Dio è risorto..."

QUESTA CANZONE COMPIE QUARANT'ANNI.
E' UN TESTO DI UN'ATTUALITA' QUASI DISARMANTE, NONOSTANTE IL TITOLO POSSA DARE UN'IDEA DIVERSA DA QUELLO CHE POI E' IL REALE CONTENUTO DEL BRANO.
MA ANCHE NELLA MUSICA, SPESSO CI SI FERMA SOLO ALL'INIZIO, ALL'APPARENZA.
ED INFATTI E' PROPRIO QUELLO CHE ACCADDE A "DIO E' MORTO".
MENTRE FU CENSURATA DALLA RAI E DALLA HIT PARADE, L'UNICA RADIO CHE LA TRASMETTEVA ERA "RADIO VATICANA".

2 commenti:

Maurizio Maestri ha detto...

Classica canzone nella quale si fonde, come la scioglievolezza del Lindor, il capolavoro.

Anonimo ha detto...

Mi viene la pelle d'oca ogni volta che ne leggo il testo.