"L'UOMO DELL'ANNO" è il nuovo film di Barry Levinson con un Robin Williams che, da comico e conduttore televisivo, si ritrova Presidente degli Stati Uniti, acclamato dalla gente che nei politici non ha più fiducia.
Anche in Italia si comincia a respirare questa insofferenza e sono molti, che a gran voce, invitano Beppe Grillo a candidarsi.
Lui ormai non è considerato più un comico, ma un vero e proprio giustizierie, il paladino dei diritti della gente, colui che da voce ai disagi, che scopre le magagne, che fa casino, che fa informazione.
Il suo blog è il più cliccato della rete ed il motore del successo di questa operazione mediatica va certamente individuato in una grande intelligenza, poichè Grillo ha avuto l'intuizione (da vero precursore ed in tempi non sospetti) del fatto che internet era il futuro e che solo internet poteva garantire la libertà dell'informazione, in barba alla pressione di partiti politici o di editori, sia dei telegiornali che della carta stampata.
In Italia ce la potrebbe mai fare un personaggio televisivo a diventare Presidente del Consiglio?
In Italia, un uomo che non ha compiuto almeno settantanni, potrebbe mai essere il nuovo Premier?
In Italia ce l'avremo mai "Il Grillo dell'anno"?
1 commento:
Temo di no.
E tutto sommato è meglio così.
Nel senso che Grillo è straordinario nel suo ruolo, ma "imbrigliato" in un ruolo istituzionale temo dovrebbe necessariamente contenersi e mediare.
Comunque sarebbe già un gran passo avanti riuscire "semplicemente" a svecchiare un po' la nostra classe politica.
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