CONTROPROGRAMMAZIONI TELEVISIVE
Leggo stamane sulla pagina Cultura&Spettacoli de "IL MESSAGGERO" che è scoppiata una polemica circa la controprogrammazione che RAI UNO attuerà la prossima settimana, mandando in onda LE RAGAZZE DI SAN FREDIANO (tratto dal romanzo di Vasco Pratolini) per contrastare il possibile successo della visione su Canale 5 della fiction NASSIRYIA.
Ora, mi domando e dico....ma l'indignazione va a comando?
....i morti ammazzati al servizio dello Stato non sono forse tutti uguali?
...non meritava lo stesso rispetto anche la messa in onda di GIOVANNI FALCONE con Massimo Dapporto, massacrato dalla controprogrammazione di Canale 5 che trasmise eccezionalmente in altro giorno la puntata clou di DISTRETTO DI POLIZIA 6 in cui moriva l'amatissimo poliziotto Mauro Belli?....
Se dev'esserci un codice di regolamentazione è bene che sia valido per tutti.
Questi film che portano sullo schermo vite vere vissute e spese per il bene di tutti dovrebbero essere "zona franca", patrimonio di tutti e sempre.
Il problema delle controprogrammazioni irrispettose non è recente.
Ma il mercato televisivo è così, si fa la guerra a suon di audience e molto spesso (la maggior parte delle volte, a dire il vero) chi ne fa le spese sono piccoli programmi, realizzati con scarsi budget, ma confezionati bene e che vanno in onda ad orari improponibili.
Per i matti come me che rinunciano a delle salutari ore di sonno per arricchirsi un po' lo spirito.
1 commento:
Problema facilmente risolvibile: un buon libro, oppure un amico, un bicchiere di vino e il televisore spento.
Pratolini si onora leggendo i suoi libri, gli eroi morti si ricordano non rendendo il loro sacrificio vano.
Certo, così è più faticoso, ma altrimenti resta solo il pacchetto nazional popolare ammannito dalla TV per vendere spot o estorcere il canone.
Pseudocultura di bassa lega per menti che non hanno voglia di fare fatica e cercare di capire.
Ahimé, l'audience dice che sono tante... ciao.
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