Ho sempre pensato che quella del medico non fosse una vera e propria professione, quanto una vocazione. Un senso che ti viene da dentro, un bisogno, l'urgenza che hai di metterti a disposizione per salvare delle vite, per aiutare chi non ha voce per gridare il dolore. E' un uomo un po' schivo lui, un po' burbero a vederlo, ma è solo apparenza.
Chi si adopera come fa lui credo abbia un cuore grande grande.
Un difettone grosso ce l'ha anche lui: purtroppo è interista, ma, si sa....nessuno è perfetto.
Una volta ho sentito Costanzo definirlo "...quel pazzo di Gino Strada...."
Ma il senso delle sue parole non era dispregiativo, semmai il contrario.
Il senso era questo: in un mondo come il nostro, dove tutti siamo presi solo e soltanto da noi stessi, uno così che va nei teatri di guerra (la guerra quella vera, quella che fa i morti ammazzati e che lascia mutilati uomini, donne e tanti bambini), uno che potrebbe condurre la vita di tanti medici che spolpano le persone nei loro studi privati con consulenze che solo pochi privilegiati possono permettersi....ecco, insomma....ma uno così, che fa quello che fa lui....la maggior parte delle persone non può non giudicarlo PAZZO!
Per fortuna che ci hanno pensato tanti saggi ad elogiare la pazzia...
E come saremmo fortunati se il mondo fosse pieno di milioni di pazzi come lui.
Certo sarebbe un bellissimo mondo.
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